Ecco quello che ancora non sai sulla Città Proibita in Cina
Se non vedi l’ora di tornare a viaggiare e vuoi iniziare a pianificare la tua prossima avventura, oggi ti portiamo alla scoperta della Città Proibita in Cina, una della maggiori attrattive di Pechino e tappa obbligata se visiti il Paese per la prima volta.
La Citta Proibita è un maestoso complesso architettonico ricco di storia e intriso di leggenda. È da questo luogo che governarono ben 24 imperatori cinesi delle dinastie Ming e Qing, nell’arco di 500 anni a partire dagli inizi del XV secolo. Un tempo impenetrabile, questo complesso imperiale è oggi aperto al pubblico.
Perché venne eretta la Città Proibita
Sulla Città proibita in Cina è stato detto e raccontato molto, ci sono però delle cose che forse ancora non sai. La Città Proibita fu costruita tra il 1406 e il 1420 sotto la dinastia Ming e oggi si trova al centro esatto di Pechino. Tale posizione non è casuale. Il Palazzo sorge all’interno dell’antica Città Imperiale, in un punto considerato propizio dal punto di vista geomantico. Il suo nome deriva dal fatto che l’accesso al palazzo e alle varie dépendance era riservato solo all’imperatore e alla sua corte, mentre era invece negato ai sudditi.
Le costruzioni rispettano i principi del feng shui, e per rendere il palazzo più sicuro venne scavato intorno un fossato e la terra fu riutilizzata per realizzare una collina artificiale chiamata Jingshan, che la riparasse dal vento. Questa collina è ancora oggi il punto più alto del centro storico della città.
La Città Proibita fu per molto tempo la sede del potere politico del Paese, dalla sua costruzione nel 1406 fino al 1912, anno in cui abdicò l’ultimo imperatore. La sua struttura è stata ispirata da quella della Città Proibita di Nanchini, le precedente residenza imperiale.
La Città Proibita è stata inserita, nel 1961, nell’elenco dei monumenti più importanti della Cina e nel 1987 è entrata a far parte del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. È inoltre riconosciuta come uno dei cinque palazzi più importanti di tutto il mondo.
Numeri da record
La Città proibita in Cina occupa un’area di 72 ettari, per una superficie di 150mila metri quadrati. Il complesso è costituito da 90 palazzi e cortili, 980 edifici per un totale di 8.728 stanze. Può essere divisa in tre parti: la linea di difesa costituita da mura e fossati, la Corte Interna e quella Esterna. Tutto il complesso è circondato da una cinta muraria che si erge per 10 metri e che ha una circonferenza di 3.430 metri.
Le quattro porte principali si trovano in corrispondenza dei punti cardinali:
- - a sud la Porta Meridiana
- - a nord al Porta della Divina Potenza
- - a est la Porta della Gloria
- - a ovest la Porta della Gloria.
I turisti accedono al complesso passando per la Porta della Pace Celeste da piazza Tienanmen che conduce alla Porta Meridiana.
Curiosità sulla città proibita cinese
Il palazzo è una riproduzione del Palazzo Viola, la dimora del Dio del Cielo. Questo perché anticamente si riteneva che l’imperatore fosse proprio figlio del Cielo, ecco perché l’accesso alla sua dimora era vietato al popolo.
Nella Città Proibita in Cina si notano diversi elementi architettonici tipici della cultura tradizionale cinese.
Dominano i colori imperiali, il giallo e il rosso. In Cina il rosso è simbolo di felicità e buona sorte, il giallo è invece il colore che poteva usare solo l’imperatore.
Sui tetti degli edifici si notano statue di animali: draghi, leoni e fenici. Il drago e la fenice simboleggiavano l’imperatore e l’imperatrice, il leone è ancora oggi simbolo della forza. I leoni sono posti agli ingressi come simbolici guardiani e sono sempre in coppia: un maschio e una femmina.
Per costruire questo enorme complesso venne usato solo il legno migliore e non sono stati usati chiodi perché avrebbero rovinato l’effetto visivo.
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