Cosa rende speciale My Son in Vietnam

Nella magica atmosfera di una vallata solitaria, immerso nel verde della foresta tropicale, tra le rovine di un’antica civiltà, dove i grandi re del passato venivano battezzati, sorge il sito archeologico My Son in Vietnam, nella provincia di Quang Na. Eretto tra il IV e il XIII secolo, My son è un’importante testimonianza della più antica etnia del Paese, la civiltà Champa. Infatti, il complesso è davvero molto antico: la prima traccia dei monumenti di culto è una stele che risale al IV secolo, in cui re Bhadravaman annunciava che sarebbe stato fondato un tempo dedicato a Shiva Bhadreshvara. Purtroppo, il complesso di My Son in Vietnamha smesso di essere utilizzato a scopo culturale nel XIII secolo e nel 1999, ed è entrato a far parte del Patrimonio dell'Umanità UNESCO. Oggi è facilmente raggiungibile in macchina o con i mezzi pubblici perché si trova a circa 70 chilometri dalla città di Da Nang e a circa 20 chilometri dalla cittadella di Tra Kieu.

Non solo luogo di culto: 4 curiosità che non ti aspetteresti 

Quello che colpisce appena si arriva a My Son in Vietnam è lo spettacolo della natura: una foresta quasi avvolge il complesso, come se volesse proteggerlo. Ecco alcune curiosità sul sito archeologico:

- Natura incontaminata. Per molto tempo la vegetazione ha nascosto, solo nel 1945 un gruppo di francesi lo ha scoperto di nuovo e si è iniziato a studiarlo.

- Oltre 70 strutture. Un tempo l'antico complesso monumentale era costituito da oltre 70 strutture, delle quali oggi ne rimangono 25, a causa dei materiali con cui vennero erette (legno e materiali deperibili). Alcune epigrafi ci parlano di edifici in laterizi eretti a partire dal VII secolo.

- Tempi e zone. Il santuario è diviso in più zone, costruite con le stesse regole: in ognuna vi è un tempio principale, che rappresenta il monte Meru, cioè il centro dell'universo nella cosmologia induista, circondato da opere supplementari. My Son è quindi diviso in 5 diversi settori, mentre i fabbricati sono stati distinti in 10 gruppi identificati con le lettere dell'alfabeto. Il più antico è il gruppo E, risalente al VIII secolo. Il tempio principale di My Son è quello dedicato al Siva, il Dio protettore dei re Champa.

- Una foresta di torri. Un tempo doveva apparire alla vista come una foresta di mattoni rossi, dove spiccavano le torri (kalan), principali componenti dell'architettura Cham, simbolo della divinità del re. Tutto in questo luogo è fortemente simbolico: c'è ad esempio la torre B5 che si riconosce per la struttura superiore a forma di nave che contiene delle reliquie, nota è anche la Linga, un simbolo fallico associato a Shiva, che rappresenta la creazione per mezzo dell'unione dei due poteri della natura cioè il "prakriti", il maschio e la "purusha", la femmina. Nel gruppo D si trovano delle strutture che anticamente venivano destinate ad ospitare momenti di meditazione e oggi sono invece adibite a museo.

Poiché l'area si estende per circa 142 ettari, per visitarla è necessaria almeno una mezza giornata. Camminando tra questi antichi templi è facile notare parti scolpite o colonne che anticamente li adornavano. Si possono ammirare anche tombe e reliquie.

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