Alla scoperta delle case cinesi costruite dagli Hakka
Se non hai mai sentito parlare delle case cinesi del popolo Hakka troverai di certo interessante questo articolo. Note come "tulou" queste abitazioni sono per lo più delle fortezze e vennero erette più di dieci secoli fa da un gruppo di contadini di etnia Han, il popolo Hakka, emigrati al sud dalla Cina centrale. I tolou si trovano nelle province di Gandong e Fujian e sono un esempio molto interessante dell'architettura cinese dell'epoca, potrebbero anche essere definite un antico esempio di co-housing sociale in cui le comunità cinesi Hakka convivono insieme.
La particolarità dei tolou, le case fortezza
Queste case cinesi sono ancora oggi molto funzionali ed ospitano decine di famiglie che fanno parte di un clan che conta un centinaio di contadini, ancora legati alle vecchie tradizioni nonostante l'arrivo del turismo in queste zone.
Nel 2008, al fine di tutelare questo singolare esempio di architettura cinese, l'Unesco ha inserito le case fortezza nell'elenco dei siti Patrimonio dell'Umanità.
Come sono organizzate le case cinesi “tolou”
Si presentano come edifici di forma circolare o quadrata, con mura spesse alte sei metri per un'altezza di circa tre-quattro piani. Il loro nome significa "costruzioni di terra" proprio perché sono realizzate con mattoni di pietra e terra battuta. Questi edifici hanno un solo ingresso chiuso da una porta di legno e ferro. In ogni piano si trovano piccole stanze di uguali dimensioni, al primo piano si trovano cucina e sala da pranzo, al secondo e al terzo le camere da letto e il magazzino. Nel centro della costruzione si estende un cortile comune dove si trovano dei pozzi e una nicchia per venerare gli antenati.
Storia dei tolou
I tolou più recenti risalgono ai primi del Novecento, quasi alla fine della dinastia Quing. Sono arrivati ai nostri giorni perfettamente conservati e continuano a essere case cinesi note per la loro efficienza. Queste singolari costruzioni vennero edificate dagli Hakka in seguito alla distruzione delle loro abitazioni nella loro terra di origine. Il loro obiettivo era creare case autosufficienti, resistenti, capaci di resistere a eventuali attacchi esterni. Furono organizzate verticalmente per venire incontro alle esigenze del terreno, si trovano infatti in una regione montagnosa con poca pianura. Nei fatti divennero delle vere e proprie fortezze, anche se non dobbiamo dimenticare che si tratta di abitazioni contadine: ognuna di queste è un mini villaggio che può ospitare fino a 80 famiglie per un massimo di 600 persone.
I tolou, per queste ragioni, sono considerati da molti il primo esempio di co-housing sociale e autosufficiente. Le unità abitative sono tutte uguali, non è mai esistita quindi una distinzione di rango tra le famiglie e non a caso vige la democrazia. I corridoi e le scale sono in comune, vigono regole di comportamento che tutti devono rispettare affisse in genere all'entrata.
Come organizzare un viaggio in Cina per visitare le case cinesi
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