Recensioni Viaggio in Birmania * : TOUR Birmania Magica
Yangon Lago Inle Pindaya Mandalay Bagan
*per il tour indicato o similare
OTTIMO RAPPORTO QUALITA'/PREZZO AVEVAMO DEI BUONI ORARI PER I VOLI E LA GUIDA LOCALE ERA MOLTO DISPONIBILE AD ACCOGLIERE OGNI NOSTRA RICHIESTA OTTIMA LA PULIZIA IN RISTORANTI ED ALBERGHI, ALCUNI ALBERGHI DOVREBBERO RIVEDERE LA COLAZIONE A VOLTE SCARSA ED IN UNO (THE HOME) INESISTENTE.
Un viaggio bellissimo, luoghi carichi di fascino. La prima guida Sig. Federico è una persona speciale, attento ad ogni nostro desiderio, preparato e divertente, la seconda Sig. Bobo altrettanto preparato ma conosce meno bene la lingua italiana e, forse perché ci ha accompagnato solo 2 giorni ci ha coinvolti meno. Nel complesso però tutto perfetto: organizzazione, tempistiche, alberghi e ristoranti Se posso fare una critica avrei preferito visitare le città di Yangoon, Mandaly e Bagan prima del lago Inle affinchè il fascino del lago fosse rimasto nei nostri cuori. Grazie
Con tuk tuk, mongolfiere, barche, pullman e a piedi scalzi abbiamo visto pagode dorate, Budda d’oro massiccio, monasteri, orti galleggianti e mercati. E abbiamo visto e mangiato di tutto. E questo tutto chiamato Birmania lo abbiamo immortalato in centinaia di foto, così il ricordo di questo incantevole Paese resterà scolpito in modo indelebile nei nostri cuori. Il Lago Inle è stato talmente suggestivo che ogni parola sarebbe superflua. Citerò invece tutto ciò che mi ha colpito per i numeri. Come gli 8098 Budda delle grotte di Pindaya. Oppure le 729 pagine incise nel marmo del libro più grande del mondo. Sono i testi sacri del Budda. Scritti in pali, l'antica lingua dell'illuminato, possono essere letti e compresi solo da alcuni monaci. Se fossero impilate una sull'altra le pagine di marmo raggiungerebbero l'altezza di una casa di 21 piani. Mahagandayon è Il monastero più grande della Birmania.1250 monaci si dedicano allo studio dei testi sacri. Sono tre: Suta, Vineya, Abigamma per un totale di 9927 pagine. Tra un colpo di scopa e l'altro ci vogliono 35 anni per leggerli tutti e completare gli studi. Il mercato della giada di Mandalay è come un gigantesco formicaio brulicante di umanità. Il 90 per cento è dominato dai cinesi. Con il loro spiccato senso per gli affari, supportato dalla tecnologia digitale, valutano il prodotto in offerta, lo filmano e lo vendono in tempo reale in Cina. I guadagni sono buoni e i cinesi prosperano. Oggi costituiscono il 60 % della popolazione di Mandalay. Con la loro solita astuzia sono riusciti a ottenere la cittadinanza birmana. Così pagano le tasse il 10%, anziché il 30% riservato agli stranieri Nella Pagoda Mahamuni di Mandalay c'è il Budda più venerato di Birmania. Due tonnellate d'oro fuse in una statua di 5 metri d'altezza e 3 di larghezza. I fedeli si avvicinano strisciando sulle ginocchia. Chiedono miracoli, come in tutti i santuari del mondo. La faccia del Budda è splendente perché è lucidata tutti i giorni. La sormonta una corona di 5 kg, tempestata di pietre preziose, dono dei fedeli più ricchi. Nel cortile stanno tessendo la tunica con cui rivestirlo per la festa di Ta Zaung Mone. In 24 ore il processo artigianale deve essere completato. E la gigantesca tunica per il Budda deve essere finita. Il ciclo è completo. Il cotone è raccolto da piante appositamente messe a dimora in un cortile del tempio. Poia stoffa è filata, tessuta, tagliata e cucita. Ecco un altro esempio della laboriosità artigianale birmana al servizio della fede. Quasi 80 metri è invece la lunghezza del Budda dormiente della pagoda di Kyaukhtatgyi. Ma, poiché i tailandesi ne stanno facendo uno più grande, i birmani sul fianco di una collina nel sud del Paese hanno iniziato a costruirne una versione ancora più big size: sarà lunga un chilometro. Un altro record lo stabilisce il leggendario Ponte U Bein di Amarapura. Con i suoi 1,2 km di lunghezza è il ponte in teak più grande del mondo. Alla ricchezza delle scintillanti pagode dorate e allo sfavillio dei Budda tempestati di pietre preziose fanno però da contraltare le baracche dei poveri accampati sulle rive del fiume. Qui le mosche, gli stracci, i rifiuti e la sporcizia regnano sovrani. Eppure la gente appare serena. Una fanciulla poco più che bambina tiene in braccio con dolce fierezza un pargolo paffuto. Nugoli di ragazzini sciamano lungo la strada con maschere di cartapesta e stoffe colorate che raffigurano elefanti e demoni. Raccolgono offerte per i monaci per dare un ultimo saluto al Budda nel giorno finale della festa di Ta Zaung Mone. Tutti sono gentili. Se li fotografi sorridono. Se li saluti, al nostro approssimativo mingalarba rispondono sempre sorridendo con il loro più cantilenante mingalarba. La povertà sembra esorcizzata. Un altro miracolo del Budda o il buddismo, come altre religioni, è un formidabile strumento di controllo sociale? Non sta certo a me dare la risposta. Io mi limito a osservare stupito ed estasiato ciò che hanno saputo fare gli uomini sostenuti dalla fede. Quindi, dall’alto di una spettacolare mongolfiera su cui campeggia una gigantesca Araba Fenice, lo sguardo si perde sui 4447 templi in mattoni rossi di Bagan. Questa favolosa zona archeologica si estende per 40 chilometri quadrati. Una estensione quasi come quella di Manhattan. Ma in questo sito sì è incominciato a costruire cento anni dopo la nascita di Cristo, durante il primo regno di Birmania. E, per finire, nell’ultimo giorno a Yangon, la classica ciliegina sulla torta. E che ciliegiona! 27 tonnellate di lamine d’oro tempestano la pagoda Shwedagon, un enorme complesso di edifici scintillanti al sole dei tropici. Al grandioso stupa centrale fanno da corona una settantina di templi e santuari, Sfilze di pellegrini rendono omaggio alle reliquie di Budda offrendo fiori e denaro. Altri fedeli versano acqua sulle immagini sacre, Tutto ciò crea un’atmosfera mistica e suggestiva. Tutto questo grazie all'organizzazione impeccabile della DGV Travel che anche questa volta ha fatto centro.
È stato un viaggio affascinante, molto interessante dal punto di vista paesaggistico, la popolazione molto accogliente e sempre sorridente con pochissimo, ben organizzato abbiamo avuto tempo anche per vivire il popolo birmano... un'avventura fuori dal comune. Bellissimo il sito di Bagan... Emozionante la vista dalla torre. Consigliato il viaggio di gruppo. Poi il mare a Koh Samui... Thailandia stupenda! Ottimo l'hotel Chaweng Regent Resort consigliato dalla DGV Travel centrale pulito e una colazione da 10 e lode.
È stato un bellissimo viaggio! Ben organizzato, e tutto perfetto. La guida è stata molto brava e disponibile, ci ha fatto visitare luoghi al di fuori del tour classico. Forse poteva dare qualche informazione in più su usi e costumi locali. Avremmo gradito qualche ora in più libera, così da poter girovagare anche da soli. Comunque siamo stati benissimo e la valutazione complessiva è ottima. Grazie a tutti voi!
Ottima la tempistica degli orari ed ottimo il comportamento delle guide messe a disposizioni; i viaggi in autobus sono stati un pò tanto stancanti, troppe pagode visitate, ottimi gli alberghi. A Rangoon ho scoperto che, al mercoledì, c'è un aereo diretto per Milano, tenetelo presente per i prossimi Vs viaggi | La Sara è stata di grande aiuto nell'organizzare tutto quello che precedeva la partenza . Per ns fortuna le due assicurazioni non sono servite, comunque grazie per averle introdotte nel pacchetto. Sicuramente, per il prossimo viaggio, ci rivolgeremo a Voi: Cordiali saluti ,
Un paese poco conosciuto e ancora genuino, dove il turismo di massa non ha ancora intaccato la sobrietà della gente, sempre pronta ad aprirsi in un sorriso nella sua povertà dignitosa. Splendide le pagode buddiste nelle antiche capitali, unico il paesaggio del lago Inle, interessanti le botteghe artigiane visitate, gradevole e speziato il cibo locale, guida locale (ma parlante italiano) molto preparata, organizzazione impeccabile. Peccato non avere altro tempo per visitare altre regioni del paese meno conosciute ma sicuramente altrettanto attraenti. Splendide le spiagge a Redang, interessante il parco marino, indimenticabile l'incontro ravvicinato con le tartarughe marine! Forse qui troppi turisti, ma ne valeva la pena!
26 da Yangon , tanti sconosciuti hanno fatto gruppo , forte coeso , rispettoso , attento , curioso e vivo... sarà l'anima gentile del popolo Birmano , la perfetta organizzazione , l'ottima guida , un'alchimia che ha reso il viaggio leggero e piacevole. Un must da provare l'esperienza in mongolfiera a Bagan ! Una chicca ... almeno 3 giorni al mare nel golfo del Bengala....resort ( Sandoway ) da sogno , ma natura rispettata e convivenza con un vero villaggio di pescatori... Myanmar è ancora vero....da vedere e meditare
Sono appena tornata da un tour in Birmania, e' stato tutto organizzato alla perfezione, la guida del loco parlante italiano, molto preparata, gentile e attenta alle nostre esigenze. Ho visitato luoghi incantevoli, siti meravigliosi e anche il volo in mongolfiera e' da fare..l'unica cosa, bisognerebbe aggiungere un giorno a Bagan, per poter visitare in autonomia e magari in bicicletta il sito, troppo bello. Visitare gli splendidi templi porta via molto tempo. Ho fatto l estensione mare a Nagpali, luogo incantevole dove vi sono possibilita' di trekking e escursioni varie, splendido anche il Sandoway Resort, unica pecca poco illuminate le stanze. Comunque Dgv travel, tour operator di massima affidabilita.
Organizzazione perfetta. Nulla da eccepire. Hotel 3 stelle, sempre molto buoni, belle e pulite le stanze, buone colazioni, wifi gratuito, cordialissimo tutto il personale. L'hotel sul lago inle bellissimo e con un ottimo ed economico ristorante. La guida min min preparatissima, cordiale e di trascinante simpatia. L'unica cosa che non mi e' piaciuta e' stata la richiesta di 50 dollari per le mance immediatamente, appena arrivati. Per il resto, in generale, bellissimo viaggio. Molto consigliato. Cio' che mi ha colpito di piu' e' stata la dolcezza dei birmani....splendide persone davvero.
10 giorni in Birmania ad agosto... molti chilometri percorsi e molte persone incontrate ma ciò che rimane sono i paesaggi. Panorami indescrivibili, dalla terra rossa delle campagne, alle distese d'acqua attraversate in barca, alle grotte ricolme di statue del Buddha, tutto con una guida parlante italiano competente e disponibile. Ottime le sistemazioni, dotate di ogni comfort e con personale sempre gentile. Non è un viaggio in cui si cammina molto, purtroppo o per fortuna, le cose da vedere sono distanti tra loro e quindi gli spostamenti sono sempre tramite pullman o aereo, quasi mai a piedi. Fedeli compagni di viaggio sono stati Aglio&Zenzero, ovunque presenti, ma con discrezione. Infine, il turismo non essendo ancora di massa permette di gironzolare per i mercati e le strade senza sentirsi a casa. Un viaggio diverso, consigliatissimo.
TOUR Birmania Magica
11 giorni 9 notti
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*prezzo in camera doppia hotel 4 stelle, variabile in base alla data di partenza