Alla scoperta dei guerrieri più famosi del mondo: ecco l’Esercito di terracotta
È una delle più antiche testimonianze della cultura cinese antecedente a Cristo e della fondazione dell’Impero, un luogo dove è possibile fare un tuffo nel passato e ritrovarsi d’improvviso indietro di 2.200 anni.
L’ottava meraviglia del mondo si trova in Cina, a circa 30 km da Xi’an. Stiamo parlando dell’Esercito di terracotta, una singolare armata di statue di soldati cinesi risalente al III secolo a.C. e collocata nel mausoleo del primo imperatore Qin Shi Huang.
500 guerrieri sono stati fedelmente riprodotti, dotati di armi e corazze, perfetti anche nelle espressioni facciali e insieme a loro anche 100 cavalli e 18 carri da guerra. Si tratta di una copia fedele di una grande armata risalente al periodo dei regni combattenti, tra il 453 e il 221 a.C. Lo scopo è ovviamente simbolico: i guerrieri dovevano accompagnare e servire l’imperatore nell’Aldilà.
Una grande scoperta fatta per caso
L’Esercito di terracotta venne scoperto nel 1974 da un contadino di nome Yang Zhifa, mentre era intento a scavare un pozzo. L’affiorare dei primi guerrieri diede il via ad una delle più grandi scoperte del XX secolo e permise di ritrovare il mausoleo dell’imperatore le cui ricerche andavano avanti da tempo.
Nel 1987 il sito venne inserito nell’elenco dei patrimoni dell’umanità dell’UNESCO e le statue divennero oggetto di numerosi prestiti museali per consentire a tutto il mondo di ammirarle. Le ultime statue sono state riportare alla luce solo nel 2019, alcuni studiosi ritengono che l’esercito non sia però completo, supponendo che quello originale fosse composto da oltre 10.000 unità.
Le statue si trovano in delle fosse scavate, distanti circa 2 km dal sepolcro dell’imperatore. La meraviglia di questo spettacolo attrae ogni anno milioni di turisti da ogni parte del mondo ed è una delle tappe obbligate quanto si fa un viaggio in Cina per la prima volta.
Su questo esercito di guerrieri circolano numerose storie e leggende
A commissionare la realizzazione dei guerrieri fu lo stesso Qui Shi Huang nel 246 a.C. prima ancora che divenisse imperatore. Fu lui infatti ad avviare la costruzione di un imponente mausoleo di circa 56 km quadrati destinato a ospitare le sue spoglie. Gli studiosi ritengono che una tale pianificazione da parte dell’imperatore affondi le sue radici nella sua ossessione per l’immortalità.
In base a quanto si riteneva all’epoca, la vera vita iniziava infatti dopo la morte e la tomba rappresentava un ponte tra le due dimensioni, oltre a fungere da casa nell’aldilà. L’imperatore decise quindi di portare con sé i compagni che aveva avuto in vita: i funzionari, i servitori, le concubine e persino i cavalli che furono uccisi per essere sepolti insieme a lui. Le statue dei guerrieri dovevano garantire la protezione sul suo corpo e sulla sua anima. Non a caso i soldati sono disposti in posizione di attacco.
Come si presenta il sito
L’Esercito di terracotta è diviso in 3 fosse che hanno forme e dimensioni diverse, visto che sono state scavate in periodi differenti. Nei pressi è sorto anche un museo per consentire ai turisti di ammirare meglio i guerrieri.
- La fossa 1 è la più grande, si estende per 230x60 metri ed è divisa in corridoi. Oggi vi si trovano meno di 2000 statue anche se originariamente ospitava più di 6000 guerrieri tra fanti, arcieri e cavalli.
- La fossa 2 si estende per 96x84 metri, è divisa in corridoi e ha una forma irregolare. Ospita cavalieri, arcieri, balestrieri, carri da guerra e cavalli tutti disposti in spiegamento concentrico.
- La fossa 3 è di 21x17 metri, è a forma di U e ci sono solo gli ufficiali con un carro da guerra.
Vi è poi la sala espositiva dei carri in bronzo che ospita i più grandi carri in bronzo del mondo. Ogni carro è formato da 3400 pezzi e pesa 1.234 kg.
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